Nicolò di Liberatore detto l’Alunno. Artisti e botteghe a Foligno nel Quattrocento
Catalogo della mostra, Foligno, Palazzo Trinci, 29 maggio-3 ottobre 2004
a cura di Giordana Benazzi, Elvio Lunghi
testi di Fabio Bettoni, Piero Lai, Mario Sensi, Luigi Sensi, Giordana Benazzi, Elvio Lunghi, Renzo Marconi, Stefano Felicetti, Chiara Basta, Annamaria Menichelli, Fabio Marcelli
problematiche di restauro: Roberto Saccuman, Francesca Cristoferi, Stefano Petrignani, Francesco Morosini, Rolando Ramaccini, Ciro Castelli, Marco Ciatti, Mauro Parri, Patrizia Petrone, Andrea Santacesaria
Gli AUTORI, leggi
Giordana Benazzi, storica dell’arte, funzionario delle Soprintendenza BAPPSAD dell’Umbria
Elvio Lunghi, storico dell’arte, docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università per Stranieri di Perugia
Fabio Bettoni, storico dell’economia, docente presso l’Università degli Studi di Perugia
Piero Lai, dirigente settore cultura e direttore della Biblioteca comunale di Foligno
Mario Sensi, docente di Storia della Chiesa presso Pontificia Università Lateranense – Roma
Luigi Sensi, archeologo, epigrafista, docente presso l’Università degli Studi di Perugia
Renzo Marconi, responsabile di Sezione di Archivio di Stato di Foligno
Stefano Felicetti, archivista, paleografo
Chiara Basta, coordinatrice museale
Annamaria Menichelli, direttrice del Museo di Palazzo Trinci – Foligno
Fabio Marcelli, storico dell’arte, docente di Storia dell’Arte Moderna l’Università degli Studi di Perugia

- COLLANA/ Arte
- ANNO/ 2004
- f.to 17×24/ 542 pp./ ill. colore
- 40€
Il volume, nato come catalogo della mostra Nicolaus Pictor – Nicolò di Liberatore detto l’Alunno. Artisti e botteghe a Foligno nel Quattrocento, in realtà è divenuto cammin facendo, un saggio corale nel quale, per la prima volta, si cerca di dare un quadro ampio e organico della Foligno quattrocentesca. L’indagine è rivolta sia alla produzione artistica, sia alla vita economica e sociale; si guarda alla committenza e si allarga lo sguardo alla vita religiosa e morale. Vengono indagati gli ambienti “colti” della produzione letteraria, in particolare alcune specifiche acquisizioni della cultura umanistica e, innanzi tutto, la conoscenza dell’antico. Molte scoperte e molte novità, frutto del lavoro svolto in preparazione della mostra, sono raccolte in questa pubblicazione che offre anche innumerevoli spunti per ulteriori approfondimenti.